5.1.22

ALLA SCOPERTA DI NEWMAN 11

Autore di grandi opere e innumerevoli lettere

 

Newman fu editore di riviste prestigiose (come “Rambler”) e scrittore generoso di articoli a tema teologico e non solo;  scrisse anche due romanzi (“Perdita e guadagno” e “Callista”) dando inizio al filone letterario del romanzo cattolico inglese (si pensi al suo amico Tolkien, autore de “Il Signore degli anelli”).Mise la sua capacità di scrivere anche a servizio degli altri, aiutandoli con l'incoraggiamento e la correzione dei loro articoli per la pubblicazione sulle riviste di cui era editore.

Curò l’edizione di una serie di volumi delle vite dei santi inglesi,  convinto che fossero grandi maestri per il suo popolo, che non li conosceva.

San Newman, attraverso lo studio dei grandi personaggi del passato, aveva scoperto che uno dei modi migliori per conoscere in profondità l’animo di una persona era leggere le sue lettere. Egli stesso nella sua ricca corrispondenza apre il suo animo, rivela la sua fede in Dio e la fiducia negli amici nei momenti più difficili delle incomprensioni; spesso con le sue battute  scherzose rivela anche la leggerezza del suo animo sensibile e delicato.


Ai tempi di Newman l’unico mezzo per influenzare l’opinione pubblica era la carta stampata, ma capitava come al giorno d’oggi che le persone in vista fossero oggetto di attacchi personali molto pesanti, ai quali egli rispondeva con pacatezza e amor di verità. Quando però, dopo la conversione al cattolicesimo, un personaggio anglicano molto in auge attaccò l’integrità dei preti cattolici e la sua persona, decise di venire allo scoperto per difendere la Chiesa cattolica. Scrisse nel giro di un numero limitato di settimane la storia della sua conversione nel libro Apologia pro vita sua, basandosi sulle molte lettere  che aveva mandato ai suoi amici, nel corso della sua sofferta vicenda. Spiegò molto bene come era arrivato a credere nell’autorità del Papa e a capire la natura universale della Chiesa Cattolica; come aveva compreso che la Chiesa Anglicana si era separata dalla Comunione con la Chiesa Universale per diventare Chiesa nazionale, sotto il controllo del governo statale. Questa sua autobiografia spirituale è molto toccante, perché descrive il travaglio che ha accompagnato la decisione di lasciare la Chiesa Anglicana, la sua amata casa; ma confida di aver trovato un’altra casa in cui ora si sente al sicuro, felice e in pace, avendo compreso che l’insegnamento della Chiesa Cattolica è vero. 



Questo libro fu subito letto e apprezzato da molti, alcuni dei quali si convertirono. I vecchi amici di Oxford che l’avevano abbandonato e criticato ripresero la corrispondenza, con sua grande gioia, visto quanto aveva sofferto sapendo che la sua scelta avrebbe causato il distacco da coloro che gli erano tanto  cari. 


L’immensa produzione scritta di Newman influenzò moltissime persone del suo tempo e ancora oggi viene letta anche dai laici e soprattutto studiata nelle università.  La reputazione raggiunta da Newman fu tale che nel 1877 il Trinity College di Oxford lo invitò ad accettare il titolo di Membro Onorario. In questa occasione il presidente del College scrisse a Newman: ”Posso dichiarare che,  se accetterete, sarete la prima persona verso la quale questa Istituzione ha esercitato il potere  datole nel 1857 e che attualmente non è previsto eleggere un altro Membro Onorario.” Newman rispose: ”…accettando di tutto cuore un onore che è per me tanto una grande sorpresa quanto un grande piacere”. Così dopo più di trent’anni ritornò a Oxford a ricevere l’onorificenza, ospite del presidente del Trinity College; fu trattato con grandissima gentilezza da tutti.  


Alla scoperta di Newman 11 continua

Nessun commento: