24.1.22

ALLA SCOPERTA DI NEWMAN 12

Newman viene nominato Cardinale della Chiesa Cattolica

Quando nel 1879 John Henry Newman
venne nominato Cardinale,
non si fece disegnare un proprio stemma,
ma adottò con pochi cambiamenti
 uno stemma del XVII secolo, ereditato dal padre
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Il motto cardinalizio di J.H.Newman

Newman con il suo amore per la verità, la sua intraprendenza e le sue convinzioni, che a volte precorrevano i tempi, fu un personaggio scomodo e poco amato da alcuni vescovi della gerarchia della Chiesa cattolica inglese, che resero impossibile la sua nomina a vescovo. Ad esempio Mons. Brown si lamentò con la Santa Sede della convinzione di Newman che i laici possano essere validi testimoni degli autentici insegnamenti della Chiesa. Nonostante queste incomprensioni, la considerazione e il rispetto verso Newman da parte di molti altri vescovi crescevano sempre più. Fu invitato a partecipare al Concilio Vaticano I (1870-71) che mise a tema l’infallibilità del Papa, argomento complesso attorno al quale regnava molta confusione: in Inghilterra si temeva che il Papa potesse intervenire nel governo del popolo inglese. Fra’ Newman non si ritenne degno di partecipare ai lavori di Roma, ma spiegò chiaramente nel suo paese che l’insegnamento dottrinale del Papa riguarda gli aspetti della fede e della morale, non la politica, la scienza o altro; inoltre la voce della coscienza di ciascuno è la voce di Dio, che ognuno deve seguire, anche il Papa.

Fortunatamente per Newman e per il mondo, egli ricevette infine gli onori che meritava. Nel 1879 fu nominato cardinale.  Papa Leone XIII  appena eletto, alla domanda: “Santità quale è il programma del vostro pontificato?” rispose: “ Guardate la persona che nominerò cardinale per primo”.  In effetti la nomina di Newman fu uno dei primi atti ufficiali di Leone XIII, perché questo Papa conosceva bene i suoi scritti e lo ammirava; con questa nomina volle confermare che gli insegnamenti di Newman sulla dottrina cattolica erano corretti e positivi, ed anche onorare il popolo inglese, scegliendo un loro concittadino per questo importante incarico.

Anche in questa occasione non andò subito tutto liscio. L’arcivescovo di Canterbury, il cardinal Manning era geloso di Newman e invece di consegnargli la lettera ufficiale della Santa Sede, pensò di rispondere al suo posto, affermando che Newman non era interessato al titolo.  Ma si venne a sapere di questo piano gretto e malvagio; il Duca di Norfolk ed altri personaggi importanti sollecitarono la sua nomina. Quando seppe la situazione il Papa disse: “Ah il mio cardinale! Non è facile, non è facile. Dicono che è troppo liberale, ma ho deciso di onorare la Chiesa, onorando lui (…) e sono orgoglioso di poter rendere onore ad una tale persona”.

E così Newman nel marzo 1879 fece il viaggio fino a Roma, per ricevere dal Papa il copricapo rosso, simbolo del fatto che il cardinale è disposto a morire per difendere il Pontefice.

Leone XIII  accolse Newman con grande affetto. Fra’ Newman aveva perso da poco due dei suoi più grandi amici e nel confidare questo grande dolore al Papa gli vennero le lacrime agli occhi. Il Papa allora pose la mano sul capo di Newman e gli disse accoratamente: “Non piangete”.

Il giorno dopo Newman tenne a Roma un importantissimo sermone contro il liberalismo religioso: fece la sintesi di tutto il suo insegnamento e difese la Chiesa dalle nuove teorie nate in quei decenni. Spiegò che secondo queste non c’è una verità positiva in campo religioso e che un credo vale l’altro. Allora come oggi alcuni pensavano erroneamente che tutte le religioni siano equivalenti e che non ce ne sia una migliore delle altre. “Questo - spiegò chiaramente Newman-“ implica che la religione non è verità, ma un sentimento interiore, basato su gusti personali… Sarebbe come scegliere tra un gusto di gelato e un altro”. Anche in questa occasione egli fu coraggioso nel predicare e insegnare le verità della Chiesa Cattolica.

Dopo questo breve periodo a Roma, il Cardinal Newman ritornò in Inghilterra, dove tutti, cattolici e protestanti si congratularono con lui. Apprezzò la gentilezza di tutti e se ne rallegrò molto. La sua gioia era grande, soprattutto perché finalmente la Santa Sede aveva riconosciuto ufficialmente che i suoi insegnamenti erano giusti… Un dispiacere però arrivò  il giorno di Natale di quell’anno con la morte dell’amata sorella Jemima, di 72 anni. 

Alla scoperta di Newman 12 - continua

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